Gestione Social Network Roma: scopriamo la nuova App Clubhouse, la piattaforma social dedicata esclusivamente alla voce.
Niente fotografie o video, voglio solo… la tua voce!

Gestione Social Network Roma: scopriamo la nuova App Clubhouse
Clubhouse è la nuova applicazione sociale lanciata dalla Alpha Exploration Co. ideata da Paul Davison e Rohan Seth.
Un social network focalizzato sulla voce, si comunica attraverso chat audio live, con accesso esclusivo tramite invito da chi è già membro.
Un’idea per dar valore alla voce, qualcosa di speciale ed unico ma anche un modo per spronare i più timidi a buttarsi nella mischia senza metterci la faccia.
Clubhouse inizialmente è stato lanciato su iOS nell’aprile 2020, ha cavalcato l’onda nel periodo della pandemia di Covid-19.
Da maggio 24 il software è diventato disponibile anche per i dispositivi Android.

Come funziona
L’applicazione incentrata sulla voce si può utilizzare solo previo invito da chi è membro.
Una volta ottenuto l’invito è possibile creare il proprio profilo ed entrare nelle varie room all’interno dell’applicazione.
Queste stanze virtuali sono suddivise in tematiche, si può accedere liberamente alle room che ci interessano.
Agli utenti vengono mostrati i nomi delle room, il numero totale delle persone all’interno e alcuni nominativi degli altri membri partecipanti.
Si comunica attraverso messaggi vocali, non esistono fotografie o video, solo voce.
Una volta che la stanza si chiude, i messaggi inoltrati si cancellano, tutto vive e muore in live.
Ogni room ha un amministratore, il cui compito è moderare il linguaggio e i contenuti esplicati dagli utenti.
Gli utenti all’interno delle stanze virtuali possono avere tre ruoli: speaker, moderatori o ascoltatori.
I membri possono partecipare alle room già iniziate o crearne ex novo.
Il social network vanta un ampia gamma argomentativa, si spazia dai talk show alla musica, dal mondo dello spettacolo sino a quello della politica, senza dimenticare la valente amorosa.
Il pensiero dei creatori
«Senza la fotocamera accesa non devi preoccuparti del contatto visivo, di cosa indossi o di dove ti trovi – proseguono – […] l’intonazione, l’inflessione e l’emozione trasmesse attraverso la voce ti consentono di cogliere sfumature e formare in maniera unica delle connessioni umane con gli altri […] la voce spesso permette di costruire più empatia. Questo è ciò che ci ha portato al medium».
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